Debora Scalzo intervista la Criminologa Luana Campa.

26 Giugno 2018 - 9 minutes read

Oggi per la sezione BUBA WOMAN, dedicata alle DONNE, parlerò di una tematica che mi sta molto a cuore e per il quale mi sto battendo moltissimo: LA VIOLENZA SULLE DONNE.

La VIOLENZA SULLE DONNE è un problema di dimensioni universali, basato sul pregiudizio culturale della superiorità dell’uomo rispetto alla donna. E’ il fenomeno criminale più diffuso, la forma più pervasiva di violazione dei diritti umani. L’84% dei femminicidi avviene all’interno delle famiglie.
Lo scenario familiare diviene sempre più spesso scena del crimine.
L’autodeterminazione non viene accettata all’interno della coppia.
Questo triste fenomeno non riguarda solo l’ambito privatistico, cioè l’uomo e la donna vittima di violenza, ma ha rilevanza sociale ed economica.

Dagli studi condotti sulla violenza, emerge con chiarezza il suo alto costo e la non corrispondenza tra questo e le politiche di contrasto in atto.
Il costo della violenza sulle donne in Italia è di 17 miliardi di € l’anno. Tanto costa allo Stato in termini di assistenza sanitaria, assenza dai luoghi di lavoro, strutture sul territorio, servizi giudiziari.
Portare l’attenzione sull’alto costo della violenza significa incoraggiare le iniziative volte a reprimerla. Attivare politiche per le donne significa investire nella crescita economica e del paese.

Da donna, mamma e personalità nota, sto lavorando moltissimo per contrastare la violenza non solo ai danni delle donne, ma la violenza in generale, ai danni anche di bambini, anziani e di uomini vittime anche loro di violenza psico-fisica.

CHI COMPIE ATTI DI VIOLENZA SU DONNE, BAMBINI, ANZIANI & UOMINI:
DEVE PAGARE CON LA GIUSTIZIA!!!

Oggi sono orgogliosa di poter intervistare la Dottoressa Luana Campa.
CRIMINOLOGA & AVVOCATO PENALISTA.

Laureatasi presso l’Università di Bari in Giurisprudenza Magistrale con il massimo dei voti e la lode e Criminologa (Master di II livello in Scienze Forensi: Criminologia – Investigazione – Security – Intelligence, conseguito presso la Sapienza con il massimo dei voti).
Sposata, mamma di una splendida bambina di 7 anni di nome Virginia, figlia di una famiglia di cui va palesemente fiera. Sangue pugliese nelle vene anche se da 4 anni “Roma le ha rapito il cuore”.
Difende ferocemente la sua vita privata e rifugge da qualunque etichetta e limitazione.
Coltiva l’amore per la musica, la lettura, la scrittura e il latino. Promotrice di una proposta di legge contro il Femminicidio, difende con coraggio i diritti e le libertà delle donne perchè “una società che rispetta il genere femminile provvede a migliorare l’esistenza di tutti”.
A riguardo, il 25 Novembre 2017, presso il Palazzo Ducale di Lucca, riceve l’Onorificenza:
“Lo sport contro la violenza sulle donne per vincere insieme”.
Il 24 Gennaio 2018, presso il Palazzo delle Federazioni Sportive CONI (Sala Auditorium di Roma),
riceve il Premio Nazionale “Fiocco Bianco 2017 “.
Un premio prestigioso che ricevono personalità note nel mondo della giustizia, informazione, istituzioni, pari opportunità e cultura che si sono distinte per la promozione del ruolo della donna e per le pari opportunità, contro ogni violenza e discriminazione di genere.

Iniziamo con l’intervista.

DOTTORESSA CAMPA, QUALI SONO I PUNTI CRITICI E QUALI POSSIBILI SOLUZIONI LEI PROPONE PER ARGINARE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE?

Troppe ancora le criticità. Le donne che denunciano si trovano spesso di fronte a muri di ottusità e impreparazione. Il ruolo di noi Avvocati, Magistrati, Forze dell’Ordine è essenziale. E’ fondamentale che tutti questi professionisti siano attenti, sensibili e soprattutto specializzati in modo da effettuare un’attenta codifica del caso ed una corretta valutazione del rischio. Comprendere i bisogni delle vittime è essenziale per eliminare o diminuire il pericolo per se stesse e i propri figli, nonché il rischio di vittimizzazione secondaria. In questo scenario di eventi il tempo è una variabile fondamentale e perché un azione penale offre tutela deve essere efficace e tempestiva. Bisogna immediatamente mettere la vittima in sicurezza è intervenire con misure adeguate, per limitare la libertà del carnefice.

Un’altra problematica fondamentale è la lentezza della macchina giudiziaria, i processi durano anni, il dolore si perpetua nei nostri tribunali. Le pene sono spesso irrisorie, ridicole. Inoltre, dopo l’espiazione della pena c’è il problema della recidiva, del trattamento del maltrattante e del sostegno della vittima. Dovere dello Stato è tutelare le vittime e garantire i nostri diritti, invece la risposta delle istituzioni non è all’altezza della gravità del fenomeno. Tanto devono fare le istituzioni per cambiare questa società fortemente diseguale. Andrebbe facilitata l’indipendenza economica delle donne. Siamo ancora troppo penalizzate in ambito lavorativo. Occorre riconoscere le pari opportunità, ancora tanto lontane, tra uomini e donne nella vita sociale, lavorativa e familiare.

Il problema degli abusi sulle donne nei luoghi di lavoro riguarda il potere. Molte donne non hanno il coraggio di contraddire il potere, preferiscono farselo “amico”. Il potere è il vero problema alla base di tutti gli abusi.
L’Istat parla di 9 donne su 100, che nel corso della loro vita lavorativa sono state oggetto di molestie o ricatti sessuali. I ricatti sessuali nascono da una situazione asimmetrica. L’uomo sfrutta la sua posizione di vantaggio, di potere per ottenere prestazioni sessuali. Mica le molestie ci sono solo nel mondo dello spettacolo!
Questo sistema maschilista e ricattatorio deve cessare di esistere. I ricatti sessuali spariranno quando avremo conquistato la parità. La questione di genere deve diventare una priorità del nostro paese. Ormai serve la politica dei grandi passi.

AVVOCATO CAMPA, COSA CONSIGLIA ALLE DONNE?

Di liberarsi dai troppi stereotipi e di amarsi tanto. E ci amiamo davvero quando dopo aver subito anche un solo sopruso, ci allontaniamo. Gli amori distruttivi, tossici sono quelli che ci trascinano verso l’infelicità. Si tratta di uomini immaturi, privi di valori, individualisti e narcisisti. Un uomo immaturo ci offrirà un amore immaturo. Il partner violento non vive l’altro come una entità autonoma e separata.
Nega l’alterità, percepisce il partner come appendice di sé. E quindi è inconcepibile il suo distacco.
Nella maggior parte dei casi l’apice della violenza scaturisce alla fine di una relazione, quando la donna vuole mettere fine al rapporto di coppia.

DEDICA FINALE DELLA CRIMINOLOGA-AVVOCATESSA PENALISTA LUANA CAMPA,
ALL’AUTRICE DEBORA SCALZO.

Un ringraziamento speciale a Debora Scalzo “LA SCRITTRICE CHE PARLA COL CUORE”.
Grazie per questa bella intervista e per avermi fatto dono del suo toccante romanzo “Io resto così”.
Debora ha cuore, penna e il coraggio di sostenere le sue scelte.
Amo ciò che profondamente racconta: storie luccicanti come diamanti delle donne che ce l’hanno fatta.

RINGRAZIO PERSONALMENTE LA DOTTORESSA CAMPA PER QUESTA BELLISSIMA DEDICA.

CI TENGO A SOTTOLINEARE LA CAMPAGNA “QUESTO NON E’ AMORE” DELLA POLIZIA DI STATO.
Se danneggia le tue cose. Se ti ricatta. Se ti segue. Se pretende amore o sesso quando tu non vuoi.
Se ti spinge e schiaffeggia. Se ti umilia. Se ti isola. Se ti intimidisce. Se ti chiude in una stanza.
Se minaccia te ed i tuoi figli. Se ti offende. Se ti zittisce. Se ti controlla. Se ti fa del male fisico.
Se minaccia la tua libertà anche economica. Se ti telefona di continuo per insultarti.
Se ti prende a calci, ti tira pugni e ti strappa i capelli.
Se ti infastidisce con sms ossessivi. Se ti chiede l’ultimo appuntamento.
QUESTO NON E’ AMORE. DENUNCIA SUBITO ALLA POLIZIA DI STATO!!!

Intervista a cura di Debora Scalzo.